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A Maglie focus sull’anemia sideropenica

Il 16 novembre 2019 si terrà a Maglie (Lecce), presso la Sala convegni del Distretto Socio-Sanitario, il Corso Approfondimento sull’anemia sideropenica, organizzato dallo stesso Distretto Sanitario e dal Servizio Immunotrasfusionale dell’Ospedale “Card. Giovanni Panico” di Tricase.

Responsabili scientifici del corso sono la dott.ssa Elisa Nescis (Unità Operativa Complessa di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’Ospedale di Tricase) e il dott. Aldo Schiavano (Direttore del Distretto Socio-Sanitario di Maglie).

Il Corso ha l’obiettivo di portare all’attenzione dei medici il problema dell’anemia sideropenica, che colpisce i Paesi a basso, medio e alto reddito e ha significative conseguenze negative per la salute, nonché effetti negativi sullo sviluppo sociale ed economico, imponendosi come problema di salute pubblica, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Un problema globale

La carenza di ferro (e l’anemia da carenza di ferro) rimane una delle più importanti carenze nutrizionali del mondo, colpisce tutte le fasce d’età, ma in particolare bambini, donne incinte e anziani. Crea problemi cognitivi in età pediatrica, danneggia i meccanismi immunitari, mette a rischio la gravidanza, negli adulti riduce la capacità lavorativa e aumenta la fragilità dell’anziano.

Gli ultimi due decenni registrano un’eccezionale accelerazione delle conoscenze sul metabolismo del ferro. Da un lato la scoperta dell’asse Epcidina/ferroportina ha spiegato la base molecolare dell’omeostasi del ferro; dall’altra nuovi preparati, caratterizzati da profili di sicurezza rassicuranti e semplici da somministrare, hanno completamente rivoluzionato le possibilità terapeutiche.

Il Corso è focalizzato sulla donna, in particolare durante la gravidanza e il puerperio, e segue altri due corsi dedicati al paziente anziano e al paziente oncologico. L’obiettivo è fornire indicazioni sul precoce riconoscimento dell’anemia sideropenica e sul suo corretto trattamento.

Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’anemia colpisce circa 800 milioni di bambini e donne nel mondo (ph. © Elnur Amikishiyev/123RF.COM).
Patient Blood Management

Al termine del corso, si introdurrà il concetto di Patient Blood Management (PBM).

Poiché l’anemia è responsabile, secondo numerose evidenze scientifiche, di una serie di eventi avversi (inclusi ricoveri, aumento della mortalità e della morbilità), una condizione non precocemente riconosciuta e trattata produce un aumento dei costi sociali.

Il Patient Blood Management, introducendo nuove linee guida, promuove un approccio multidisciplinare e multimodale al paziente, l’applicazione di presìdi medici e chirurgici tempestivi progettati per mantenere l’emoglobina, ottimizzare l’emostasi e minimizzare le perdite di sangue. Questo approccio disconosce in pratica il ricorso alla trasfusione come unico metodo per correggere bassi livelli di emoglobina.

In Italia il Centro Nazionale Sangue, che opera presso l’Istituto Superiore di Sanità, ha recepito le raccomandazioni europee emettendo le Raccomandazioni per l’implementazione del Programma di Patient Blood Management.